OLAF, ‘Operazione Daphne’: scoperti in una settimana 17 milioni di euro di flussi di valuta transfrontalieri illeciti.

Un’importante operazione doganale ha permesso di scoprire flussi di valuta transfrontalieri illeciti per un valore di 17 milioni di euro, potenzialmente legati al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.

L’operazione, denominata Daphne, è stata guidata dall’Agenzia italiana delle dogane e dei monopoli e dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) con il supporto di Europol, registrando il coinvolgimento di 24 Stati membri dell’UE.

Nel corso dell’operazione, le autorità doganali hanno rilevato un totale di 508 casi di flussi di cassa non dichiarati. La stragrande maggioranza dei casi (423) è stata riscontrata nel traffico aereo, permettendo il recupero di circa 15,6 milioni di euro, trasportati da passeggerei in viaggio da e verso l’esterno dell’UE. Via mare, invece, gli agenti delle dogane hanno contestato ben 41 casi, sequestrando 987mila euro.

Ville Itala, foto OLAF ec.europa.eu
Ville Itala, foto OLAF ec.europa.eu

L’OLAF, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, ha svolto un ruolo importante nell’operazione doganale, fornendo sia sostegno finanziario che l’utilizzo della sua unità di coordinamento per consentire lo scambio di informazioni tra le forze doganali europee, mentre l’Europol ha partecipato effettuando controlli incrociati nelle sue banche dati e consentendo l’identificazione di potenziali legami criminali.

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Per il direttore generale dell’OLAF Ville Itälä: “I flussi di cassa illeciti sono per loro stessa natura una sfida transfrontaliera, ed è qui che l’OLAF può apportare un reale valore aggiunto. Le autorità doganali nazionali svolgono un ruolo centrale nell’individuazione dei flussi di cassa illeciti alle frontiere e nell’affrontare i reati correlati, ma il coordinamento del monitoraggio di questi flussi attraverso i confini nazionali è molto più efficace con il sostegno dell’OLAF. L’efficace identificazione di 17 milioni di euro di flussi di cassa illeciti è una prova positiva dell’efficacia di questo approccio “.

foto OLAF ec.europa.eu