Concorsi scuola. Il Consiglio regionale approva l’ordine del giorno “Piga”.

Ieri, con i voti favorevoli del centrodestra e del centrosinistra, il Consiglio ha approvato il provvedimento del consigliere di Fratelli d’Italia, Fausto Piga, che ha sintetizzato le mozioni 344-345 inerenti il rinvio delle operazioni concorsuali straordinarie per l’assunzione dei docenti della scuola secondaria di I e II grado previste dal 16 ottobre al 16 novembre.

“Il messaggio che abbiamo voluto lanciare dai banchi del Consiglio regionale – per l’esponente di Fratelli d’Italia – è un appello al buon senso, ma è anche l’ennesima richiesta di collaborazione col Governo che speriamo non cada nel vuoto. Chiediamo alla Ministra Azzolina di ritornare sui suoi passi e ascoltare le migliaia di docenti precari che chiedono il rinvio degli imminenti concorsi scuola”.

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A dare forza all’istanza, la considerazione che lo svolgimento dei concorsi scuola non produrrà alcun effetto immediato in termini di assunzioni. Infatti si ipotizza l’immissione in ruolo tra un anno, e comunque non prima di settembre 2021.

Altro aspetto da non trascurare è la possibilità che molti precari – trovandosi eventualmente in situazione di contagio, quarantena o sospetti sintomi – siano esclusi dalla partecipazione al concorso, senza la previsione di prove suppletive e col serio rischio di rinunciare all’opportunità della vita, quella di dare stabilità al proprio percorso professionale. Sarebbe una imperdonabile e grave discriminazione nei loro confronti.

Nell’ordine del giorno, si cita anche il capitolo stabilizzazioni: “Bene la richiesta di rinvio dei concorsi, ma allo stesso tempo occorre evitare che gli insegnanti perdano l’occasione storica per uscire dal lungo periodo di precariato”, continua l’esponente FdI che ribadisce: “Si mettano al primo posto meritocrazia ed esperienza e si studi un metodo condiviso di stabilizzazione al fine di garantire in tempi brevi e certi la copertura delle cattedre e la continuità didattica di tutti gli alunni minimizzando il rischio per la salute del Paese”.

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