Silvia Modig: “L’Ungheria impedisce alle persone trasgender di cambiare legalmente il loro genere”.

“L’UE – ha ricordato l’eurodeputata della Sinistra Unitaria europea, Silvia Modig – si basa su valori comuni, tra cui libertà e democrazia, rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. Diritti, che per l’esponente del gruppo GUE/NGL, non sarebbero rispettati per le persone trasgender in Ungheria.

“Il 19 maggio 2020, il Parlamento ungherese ha adottato un emendamento giuridico (articolo 3, omnibus Bill T / 9934) che impedisce alle persone transgender e intersessuali di cambiare legalmente il loro genere. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha spesso affermato che, ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, gli Stati membri devono rendere possibile il rafforzamento della legge sul genere per le persone transgender e intersessuali”.

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Alla luce dell’emendamento dello scorso mese di maggio, l’eurodeputata ha interrogato la Commissione per ricevere un parere sulla “modifica legislativa adottata per le persone trasgender e intersessuali e impedire al governo ungherese di violare il diritto dell’UE, nonchè di persistere nell’alimentare l’omofobia e l’odio verso le minoranze”.

A nome della Commissione europea è intervenuto Didier Reynders, per il quale “la Commissione è a conoscenza dell’adozione da parte del Parlamento ungherese della legge T / 9934 del 2020, in particolare la sezione 33, che modifica la legge del 2010 sul registro civile. Sebbene gli Stati membri siano competenti sulle questioni di stato civile e sul riconoscimento legale del cambiamento di genere di una persona, secondo la Corte di giustizia dell’UE, nell’esercizio di tale competenza, essi devono rispettare la legge dell’UE e, in particolare, il principio di non discriminazione – ha ricordato il Commissario alla Giustizia”.

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foto Parlamento europeo, europarl.europa.eu