Referendum, Carla Cuccu (M5S): “Confronto aperto per aiutare i cittadini”.

Si avvicina la chiamata alle urne per il referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari. Tra 9 giorni esatti, infatti, i cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi sulla riforma per il taglio del corpo parlamentare.

Una campagna d’informazione particolarmente animata in Sardegna, grazie all’attività dei comitati e alle iniziative per il Sì e per il No portate avanti dagli esponenti politici locali. Tra loro la consigliera del Movimento 5 Stelle, Carla Cuccu, sostenitrice del Sì al referendum e propugnatrice di una discussione civica sui temi della riforma: “Vivere in uno stato di diritto significa confrontarsi e la stessa democrazia può esercitarsi solo attraverso un raffronto aperto tra posizioni diverse”.

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“L’attuale riforma, come risaputo, rappresenta un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle per portare avanti un progetto di razionalizzazione della spesa pubblica, restituire dignità alla politica e riportarla verso la sua missione originaria, ovvero l’ascolto dei cittadini”.

Un periodo pre elettorale contraddistinto da una fitta agenda d’impegni per l’esponente pentastellata: “Oltre a rispondere alle numerose richieste d’informazione dei cittadini, sto promuovendo i contenuti della riforma nel territorio attraverso la partecipazione a diversi incontri tematici: i prossimi, per esempio, sono previsti per venerdì a Pirri alle ore 19.30 e a Carbonia il 14 settembre, ore 18:30, alla presenza dei sostenitori del NO. Meeting rivolti ai cittadini della comunità locale dove poter ascoltare i sostenitori del Sì e del No e confrontare i diversi punti di vista, così da capire meglio la riforma”.

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Una consultazione popolare che per la consigliera Cuccu deve essere vissuta lontano dai ‘cori da stadio’ tipici di una certa estetica politica: “In uno stato democratico trovo sconveniente affossare le posizioni contrarie senza alcun confronto. Il cittadino – ha proseguito Carla Cuccu – deve entrare nel merito delle questioni e smettere di delegare le decisioni importanti in modo esclusivo agli esponenti politici”.

La chiamata alle urne per il referendum nasconde, però, un pericoloso nemico per Carla Cuccu, l’astensionismo: “I cittadini devono tornare alle urne e il corpo elettorale deve recuperare coscienza del proprio potere. Il diritto di voto è l’arma più importante per migliorare la nostra democrazia”.

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