Evasione fiscale nell’UE, Johannes Hahn: “Base imponibile comune per l’imposta sulle società”.

Piernicola Pedicini, esponente del gruppo dei Non Iscritti ha interrogato la Commissione europea in materia di evasione fiscale nell’Unione Europea e in particolare sull’adozione di un sistema armonizzato per l’imposta sulle società nell’area euro.

“Quasi il 40% degli utili delle multinazionali vengono trasferiti ogni anno in paradisi fiscali, causando perdite di entrate fiscali del 20% in tutta l’UE. Mentre la Francia perde il 22%, l’Italia il 15% e la Spagna il 14%; l’Irlanda guadagna il 67%, il Lussemburgo il 58%, l’Olanda il 39% e il Belgio il 19%. Nella classifica mondiale dei paradisi fiscali, tra le prime giurisdizioni che agevolano la pianificazione fiscale aggressiva figurano Olanda (4°) Lussemburgo (6°) Irlanda (11°) e Belgio (16°). Italia e Spagna – si legge nell’interrogazione di Pedicini – perdono 10 miliardi di dollari all’anno in entrate fiscali a vantaggio della sola Olanda”.

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Oggi il Commissario europeo per la Politica di vicinato, Johannes Hahn, in risposta al provvedimento dell’eurodeputato italiano ha ricordato che “Nell’ambito della proposta per il quadro finanziario pluriennale 2021-2027, nel maggio 2018 la Commissione ha proposto di introdurre una nuova risorsa propria per finanziare il bilancio dell’UE, basata sulla normativa relativa a una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società proposta nel 2016”.

“Tenuto conto dei ritardi accumulati in sede di discussione in Consiglio della proposta legislativa del 2016, l’entrata in vigore della risorsa propria era prevista per il 2023. L’esigenza di riformare il sistema delle risorse proprie è stata ribadita nella comunicazione “Il bilancio dell’UE come motore del piano per la ripresa europea”, nella quale si afferma in particolare che le grandi imprese che traggono enormi benefici dal mercato unico dell’UE, e che possono superare la crisi anche grazie al sostegno diretto e indiretto dell’UE e nazionale, potrebbero contribuire direttamente a ricostruire il mercato unico nella fase di ripresa”.

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Hahn ha poi confermato il sostegno della Commissione per l’introduzione a livello europeo dell’imposta comune a tutte le imprese: “La Commissione sostiene attivamente il lavoro svolto dall’Organizzazione per la cooperazione
e lo sviluppo economici sulla riforma dell’imposta sulle società mirata ad allineare meglio i diritti in materia di imposizione fiscale alle nuove realtà di creazione di valore, mediante la riassegnazione di una quota dei profitti delle multinazionali alle giurisdizioni di mercato, e a introdurre un’effettiva aliquota fiscale minima al fine di arginare l’elusione fiscale e imporre una soglia minima per la concorrenza fiscale”.

Johannes Hahn, foto Creative Commons license CC-BY-4.0

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