ID: “Aiuti di Stato e distorsione della concorrenza”.

Recentemente la Direzione generale della Concorrenza della Commissione europea ha autorizzato circa 1900 miliardi di aiuti di Stato per far fronte all’emergenza pandemica. Per gli eurodeputati del gruppo Identità e Democrazia,  Marco Zanni, Francesca Donato, Valentino Grant, Antonio Maria Rinaldi, osservando i dati per Paese, alla luce di tale stanziamento, emergerebbe un grosso problema di concorrenza: “Il 52% degli aiuti approvati, quasi €1000 miliardi, riguarda la Germania mentre a Francia e Italia, a cui seguono poi gli altri Paesi, è andato il 17% degli aiuti autorizzati, pari a circa €320 miliardi ciascuna”.

Somme che sarebbero state erogate senza un valido criterio di equità per gli esponenti di ID: “Grazie a questo supporto pubblico sproporzionato, le aziende tedesche aumenteranno la loro posizione dominante e predatoria nel mercato unico”.

Criticità che si aggiungerebbero ad alcuni squilibri già noti dell’economia tedesca, per i firmatari dell’interrogazione parlamentare: “Va considerato che lo spazio di bilancio tedesco già si avvale di alcuni sbilanciamenti come il surplus eccessivo delle partite correnti, sopra il 6% e in violazione del six-pack, l’utilizzo di finanziamento del debito pubblico ai tassi più vantaggiosi di tutta l’Eurozona e l’impiego della Kreditanstalt für Wiederaufbau per supportare il sistema nazionale di banche pubbliche e imprese”.

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“Nella crisi 2008-2013 – proseguono gli eurodeputati di ID – la Germania sovvenzionò con oltre €250 miliardi le proprie banche, creando enormi distorsioni della concorrenza con gli altri Paesi dell’Unione”.

Nell’interrogazione, inviata all’attenzione della Commissione von der Leyen, i firmatari hanno quindi chiesto se tale squilibrio crei, o meno, una grave distorsione delle condizioni di concorrenza nel mercato unico.

Oggi, a nome della Commissione europea è intervuta la Vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager: “Al 16 giugno 2020 la Commissione ha adottato 166 decisioni con cui ha approvato 204 misure nazionali notificate dai 27 Stati membri e dal Regno Unito a sostegno delle imprese nel contesto della pandemia di Covid-19. Si stima che l’importo totale degli aiuti di Stato approvati sia pari a 2.200 miliardi di Euro. Vi sono tuttavia una serie di importanti elementi di cui tenere conto: per quanto riguarda alcune misure statali adottate nell’ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza della Covid-19 e relative modifiche, gli Stati membri non sono tenuti a indicare un budget preciso, motivo per cui le cifre riportate nelle statistiche attuali sono le migliori stime disponibili. Inoltre – ha proseguito la Vestager -, gli effetti economici e l’impatto delle misure di aiuto variano a seconda del tipo di aiuto scelto dallo Stato membro. Ad esempio, alcuni stanziamenti riguardano sovvenzioni dirette, altri riguardano prestiti e/o garanzie”.

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“Tutti gli aiuti di Stato approvati erano proporzionati e necessari per sostenere le imprese e porre rimedio al grave turbamento dell’economia europea provocato dalla pandemia di coronavirus. L’importo degli aiuti di Stato concessi dagli Stati membri varia in funzione del margine di bilancio che hanno a disposizione e delle dimensioni delle loro economie. In tale contesto, la Commissione rimanda alla sua proposta relativa a un importante piano per la ripresa dell’Europa, che dovrebbe contribuire a risanare i danni economici e sociali causati dalla pandemia, avviando una ripresa europea e al contempo tutelando l’occupazione e creando nuovi posti di lavoro”.

Foto europarl.europa.eu

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