1,4 miliardi di euro per la gestione delle emergenze UE

Il meccanismo di protezione civile dell’Unione europea ha bisogno di almeno €1,4 miliardi per il 2021-2027 per assicurare la capacità di risposta a disastri naturali ed emergenze. Questo è quanto affermato nella relazione adottata il 5 marzo 2020, dalla commissione Ambiente del Parlamento europeo.

Il Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea aiuta i Paesi a rispondere a emergenze e disastri. Nel passato è stato attivato in risposta a terremoti, incendi e inondazioni. Nelle ultime settimane è stato usato per rimpatriare i cittadini europei bloccati in Cina a causa della diffusione del Coronavirus, e per finanziare e coordinare la consegna di materiale protettivo in Italia e di materiale medico di emergenza in Cina. È stato anche attivato per rimpatriare i cittadini UE dell’area di Wuhan, in Cina. e i passeggeri europei della nave Diamond Princess bloccata a Yokohama, in Giappone. 

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Inoltre questo meccanismo è da considerarsi come un sistema collaborativo di mutuo soccorso tra Stati membri . Quando un Paese membro non riesce a far fronte a un disastro o a un’emergenza, può chiedere aiuto attraverso il Meccanismo. La Commissione europea coordina la risposta e assicura la copertura di almeno il 75% dei costi di trasporto e operativi.

Nel 2019 l’UE ha sviluppato una riserva aggiuntiva di capacità chiamata RescEU per l’assistenza diretta nel caso in cui le risorse messe in campo da un paese non fossero sufficienti.

I deputati hanno anche chiesto una maggiore chiarezza su come vengono divisi i fondi fra prevenzione, preparazione e risposta. La commissione ritiene che una somma più elevata dovrebbe essere dedicata alla preparazione.

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