Oristano. Comune e Carabinieri insieme contro la violenza sulle donne

Tre giorni ricchi di manifestazioni per lanciare un messaggio forte: Oristano, città della ceramica, dice no alla violenza.
Il Comune di Oristano non abbassa la guardia e anche quest’anno è in prima fila nella lotta alla violenza alle donne.
E se nel 2017 erano state le scarpette rosse in ceramica a inaugurare un impegno sociale su scala nazionale, l’anno scorso un fiore in ceramica e un doloroso tango allegorico, quest’anno Oristano, la città di Eleonora d’Arborea che 6 secoli fa, promulgando la Carta de Logu, fu antesignana delle politiche delle moderne pari opportunità, propone una collaborazione con il Comando provinciale dei Carabinieri.

Il momento centrale della manifestazioni per la Giornata internazionale contro la violenza è fissato proprio per sabato 23 novembre, in piazza Roma, dove il Comune e il Comando provinciale dei Carabinieri inaugureranno una installazione ceramica che unisce alcuni simboli della città e dell’Arma e del loro impegno contro la violenza per rendere sempre visibile la presenza delle istituzioni a difesa delle donne.

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“Inaugureremo l’installazione di Angela Zoccheddu, che unisce la brocca della sposa, tinta di nero a rappresentare un simbolo violato, la bandoliera dei carabinieri, il papavero e la scarpette rosse in ceramica che da tre anni sono il simbolo della campagna nazionale partita da Oristano grazie alla collaborazione dell’AICC, di decine di città italiane che hanno aderito alla campagna promossa da Oristano grazie all’impareggiabile lavoro di Gavino Sanna – osserva l’Assessore all’Artigianato del Comune di Oristano Pupa Tarantini -. L’Arma dei Carabinieri, istituzione da sempre presidio di legalità, amata e rispettata dagli italiani, vuole lasciare un segno visibile in città, in uno dei punti più frequentati nella centralissima piazza Roma, del loro costante impegno contro ogni genere di violenza”.

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“La collaborazione interistituzionale è sempre importante, ma quando, come in questo caso, unisce due presidi particolarmente vicini ai cittadini, riesce a rendere ancora più efficace il messaggio che si vuole lanciare e opportuna l’azione che si vuole realizzare – aggiunge il Sindaco Andrea Lutzu -. Oristano è la città di Eleonora d’Arborea che 6 secoli fa promulgò la Carta de Logu, uno dei più antichi esempi di codici di leggi, rimasto in vigore fino all’800, che conteneva norme contro la violenza alle donne. Su quel solco nascono tutte le iniziative che anche quest’anno ci vedono protagonisti”.

“Grazie all’opera di Eleonora d’Arborea Oristano è un grande esempio di civiltà giuridica, sociale e morale – dice ancora Pupa Tarantini -. Abbiamo raccolto il testimone che ci ha lasciato la storia per dare un contributo e sensibilizzare l’opinione pubblica con una iniziativa che siamo certi potranno dare buoni frutti”.

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Il ricco programma di manifestazioni, sostenuto dalla Fondazione di Sardegna, si apre sabato 23 novembre e si conclude lunedì 25 novembre tra installazioni, flash mob, performance di danza, reading teatrali, proiezioni di docufilm, presentazione di libri e corse di solidarietà.

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