Cagliari inarrestabile

Il Cagliari non si ferma più. La sosta (forzata) non ha interrotto l’ottima vena dei rossoblù, in serie utile da sei turni e che hanno colto il secondo successo interno (2-0 alla Spal) che li proietta in quinta posizione assoluta, a due lunghezze dalla zona Champions. Roba che non succedeva da decenni.

CAGLIARI PRATICO Non è stato certo il miglior Cagliari della stagione, quello visto contro la squadra di Semplici ma tant’è. La perla di Nainggolan al 10’ e la stoccata finale, nella ripresa, di Faragò (entrambi alla prima marcatura stagionale) hanno di fatto portato in dote una vittoria legittima, al cospetto di una Spal ben messa in campo e generosa, che è però mancata nei suoi talenti più pregiati (vedi Petagna). Maran deve fare i conti con le varie defezioni sulle fasce: Lykogiannis, Cacciatore e Mattiello sono out, e il tecnico rossoblù decide allora di lanciare dal primo minuto Faragò (preferito a Pinna) sulla destra, dopo cinque mesi di assenza dai campi. Per il resto è la solita formazione con l’eccezione di Nandez (che parte dalla panchina), con Nainggolan e Castro ad alternarsi dietro le due punte e Cigarini in regia. Semplici ritrova Vicari al centro della difesa. Cionek, Felipe e Murgia siedono in panchina. Ad affiancare Petagna in attacco c’è capitan Floccari, che la spunta su Paloschi. In mezzo al 3-5-2 con Kurtic e Valdifiori, c’è l’ex Missiroli. È una Spal spigliata quella dei primissimi minuti di gara. Reca e Kurtic sono particolarmente ispirati sulla catena di sinistra. L’ex Atalanta in particolare affonda con buona facilità mettendo sulla difensiva un timido Faragò. Al 5’ una discesa dell’esterno spallino mette i brividi alla difesa rossoblù in imbarazzo sul traversone tagliente che attraversa pericolosamente l’intera area di rigore. La partita è scorbutica. Il Cagliari se ne accorge subito. Per Nainggolan è il clima ideale. Il belga-indonesiano sale subito in cattedra con un paio di fiammate, giusto il tempo per scaldare il destro, che al 10’ esplode una conclusione dalla parabola perfetta. Palla sul sette con Berisha immobile spettatore. Non poteva esserci migliore occasione per tornare al gol in rossoblù per il mediano ex Inter. Il vantaggio incoraggia un Cagliari che pian piano comincia a carburare meglio. Al 15’ Rog dal limite impegna Berisha in due tempi, poi Simeone al 25’ ci prova con palla al lato. La Spal però non sta’ a guardare e su due corner di Valdifiori, nel giro di un paio di minuti, attorno alla mezzora, si fa viva prima con Floccari (facile per Olsen) e poi con Kurtic, sempre di testa, con il portiere svedese che d’istinto respinge prodigiosamente. Sono due fiammate che però non riaccendono la gara. I padroni di casa impongono ritmi più bassi alla partita, ma gli emiliani riescono comunque a tenere in allerta la difesa sarda, soprattutto sui calci piazzati.

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Rolando Maran foto Gabriele FrongiaNAINGGOLAN SUGLI SCUDI Si chiude senza altri sussulti un primo tempo piacevole e come avviene spesso la ripresa inizia con un Cagliari subito più pimpante. In campo c’è Nandez per l’acciaccato Castro e si vede in termini di dinamismo. Nainggolan prova nuovamente la botta senza fortuna questa volta, poi su corner trova la testa di Rog, che però impatta male da ottima posizione. Un nervoso e impreciso Pellegrini al 58’ trova la corsia giusta per andare sul fondo e piazzare un rasoterra radente che però non trova di un soffio Simeone per la deviazione vincente. È un buon Cagliari che si fa preferire ad una Spal un po’ svogliata nella ripresa. Nainggolan non vuole abbandonare il ruolo di protagonista e al 64’ solo il palo gli toglie la gioia della doppietta personale. È solo il prologo del raddoppio che arriva cinque minuti più tardi su un’azione confusa con protagonista Faragò, che approfitta di un rimpallo per liberarsi da solo in area e freddare Berisha. Il 2-0 taglia le gambe alla squadra di Semplici, che deve fare i conti con l’uscita (per infortunio) di Vicari (al suo posto Cionek) e che cerca nuova linfa con Valoti (per Sala) e Moncini (per Valdifiori). Dall’altra parte uno sfinito Nainggolan (applauditissimo) lascia il campo a Ionita. Maran cerca maggiore copertura inserendo Klavan per Faragò a dieci minuti dal termine. Ma nel finale il Cagliari ci prova ancora con Rog dal limite (salva Berisha), con Ionita di testa, Berisha ancora attento, e con un paio di contropiede orchestrati da Nandez e Simeone (senza esito). L’ultimo squillo ospite porta la firma di Valoti, palla al lato di poco. Per il Cagliari è tempo di festeggiare i 17 punti inclassifica.

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LA VOCE DEI PROTAGONISTI È un Rolando Maran al settimo cielo quello che si presenta in sala stampa nel dopogara. Il tecnico rossoblù si gode la vittoria e il quinto posto in classifica. <<Abbiamo fatto male nelle prime due giornate, ma abbiamo lavorato nel migliore dei modi e ora l’importante e vivere nel modo giusto questa posizione di classifica. Dobbiamo essere bravi a non mollare>>. C’è anche la menzione speciale per il ninja. <<È un valore aggiunto per la squadra – sottolinea il tecnico rossoblù – averlo significa avere soluzioni in più. Il suo apporto si vede nell’economia di una gara>>. L’esatta descrizione di un fuoriclasse che non nasconde la gioia per il risultato e pure per il gol. <<Sono molto felice, è stato un gran gol che dedico a mia moglie. Ho sempre dato tanto a Cagliari e Cagliari mi apprezza tantissimo. Tornare qui è stata una scelta semplice – aggiunge Nainggolan, che ora sogna in grande. <<La classifica è buona, stiamo migliorando e c’è entusiasmo. Il primo obiettivo è la salvezza, poi chissà>>.

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Leonardo Semplici, tecnico degli estensi, riconosce i meriti dell’avversario. <<Sapevamo di incontrare una squadra di qualità e in salute. Nel primo tempo non meritavamo lo svantaggio. Poi nel secondo tempo dopo il 2-0 si è spenta la luce, e abbiamo rischiato tanto. Dobbiamo migliorare e queste partite ci devono servire per crescere>>. Semplici promuove comunque i suoi. <<Siamo stati bene in campo, anche se volevamo raccogliere dei punti. C’è da migliorare>>.

CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Faragò (81’ Klavan), Pisacane, Ceppitelli, Pellegrini; Castro (46’ Nandez), Cigarini, Rog; Nainggolan (71’ Ionita); Joao Pedro, Simeone. In panchina: Aresti, Rafael, Pinna, Walukiewicz, Oliva, Cerri, Ragatzu. Allenatore Rolando Maran.

SPAL (3-5-2): Berisha; Tomovic, Vicari (65’ Cionek), Igor; Sala (60’ Valoti), Missiroli, Kurtic, Valdifiori (78’ Moncini), Reca; Floccari Petagna. In panchina: Thiam, Letica, Murgia, Felipe, Paloschi, Salamon, Mastrilli. Allenatore Leonardo Semplici.

Arbitro: Chiffi di Padova.

Reti: 10’ Nainggolan, 69’ Faragò.

Note: ammoniti Pellegrini, Nainggolan, Rog, Simeone, Tomovic, Igor, Missiroli, Cionek e Valoti. Recupero: 4’ nel primo tempo, 3’ nel secondo tempo.

Foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

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